Detto Gozze.

A cadenza annuale anche questa estate il Premio città di Monopoli si è svolto come al solito.

Inventato di sana pianta dalla locale TV-7, all’inizio il premio veniva dato ai cittadini di Monopoli che si erano distinti per attività lodevoli.

Finiti i cittadini lodevoli, si è dovuto allegare il giro oltre i monopolitani. Da un po’ di anni si sono avvicendati molti personaggi di cui di lodevole non si sa molto.

Ma lasciamo perdere, parliamo della kermesse di quest’anno. Tutto si è svolto in una serata di caldo torrido. Presenti e sudatissimi i protagonisti della politica monopolitana, a partire dal primo cittadino, lucidato a nuovo dalla “legge Nordio” e dallo scampato pericolo, tutto giulivo ha fatto l’elogio dell’evento e di se stesso come assessore alla s/cultura fasciato in un abito tipo telefoni bianchi degli anni trenta. Diretto e interpretato dal ferroviere della TV-7, lo spettacolo non mancava di arricchirsi con numerosi invitati selezionati.

Nelle prime file, come ovvio, cittadini bene in vista della borghesia locale, a seguire altre categorie dal campo professionale, molti tenutari di B&B, dulcis in fundo molti artigiani del commercio. Tutti rigorosamente in compagnia delle mogli, che per l’occasione sfoggiavano le migliori mise all’ultima moda.

Serata dantesca per il soffocante caldo, corpi sudati, vestiti appiccicosi, fard e rimmel colanti, visi trasformati in maschere carnevalesche. Molti cittadini esclusi assistevano all’evento dai balconi dei dintorni, in pantaloncini e canotte si godevano lo spettacolo delle sofferenze dei privilegiati.

Così si è conclusa la Kermesse del gozzo 2024.

Per i premiati nessun commento, tanto non interessano a nessuno.

Vai alla barra degli strumenti